La circolare prende le mosse dai nuovi
ATO definiti con DPR n. 531 del 4/07/2012, in provincia di Palermo
sono 3: Area metropolitana - 929.000 abitanti, Provincia est - 79.000
ab., Prov. Ovest.- 61.000ab.
Approfondisce il tema degli ARO (area
di raccolta ottimale) definiti dalla l.r. 3/2013, per
l’organizzazione del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto,
lasciando agli ATO le funzioni di smaltimento e quindi di
realizzazione e gestione degli impianti.
E’ in questo contesto che per
Bagheria, che ricade nell’ATO metropolitano, va valutata la
possibilità di una organizzazione autonoma, con due ipotesi
percorribili un ARO cittadino o sovracomunale, in quest’ultimo
caso con un occhio rivolto ai futuri consorzi di comuni che
sostituiranno le province.
Noi riteniamo che bisogna guardare
alla dimensione sovracomunale, intanto con convenzione
(art. 30 TUEL), per lasciare aperta la prospettiva del consorzio
ed evitare la prospettiva di marginalizzazione in un contesto
metropolitano, anche se l’esperienza fallimentare del coinres e di
metropoli-est deve condurre a molta attenzione, occorre evitare di
riproporre baracconi assistenziali e clientelari.
In questa direzione l’ARO, in prima
battuta, può essere proposto con comuni dell’ATO, che nel nostro
caso potrebbero essere, oltre a Bagheria, Casteldaccia e S. Flavia,
allargando se si vuole, con qualche forzatura in quanto comuni ormai
caratterizzati dalla forte integrazione con la città, anche a
Villabate e Ficarazzi,.
Con questa configurazione avremmo
un’ARO di 78.526 o di 100.762 ab. se esteso agli altri due, volendo
guardare al Consorzio in futuro bisognerà guardare all’aggregazione
di ulteriori comuni limitrofi , provenienti dagli altri due ATO
provinciali, fino a raggiungere i 150.000 abitanti previsti.
Intanto l’ARO, a 78 o 100 mila
abitanti, andrà individuato in sede di costituzione della
costituenda Società per la regolamentazione del servizio
(SRR) e subito dopo nel Piano d’ambito, consentendo
quindi il percorso che porti al piano di intervento
e regolamentazione del servizio dell’ARO con specifici
affidamento/lotto di gara, costi standard servizi, tariffe e
impiantistica.
Su quest’ultimo punto (impiantistica)
emerge un primo nodo parzialmente irrisolto, relativo alla
distribuzione di competenze tra ATO e ARO, i percorsi in atto
prevedono di concentrare gli impianti di smaltimento a Bellolampo (
impianto di compostaggio, separazione e recupero energetico –
pirolisi), il progetto in atto definitivo, elaborato dal Commissario
straordinario, manca di finanziamento (proget?), ma pare in avanzato
stato di attuazione.
Se si vuole attivare quella sana
competizione tra esperienze e tariffe, nonché riusare al meglio il
personale, crediamo sia in riferimento a questo che vadano definiti
impianti intermedi (di ARO) , da assimilare a punti di raccolta e
stazioni di trasferenza.
In relazione alla ripartizione delle
competenze e quindi delle frazioni di ciclo attribuite, all’ATO
(art. 6,7 e 8 l.r. 9/2010) o all’ARO (art. 5), va definita la quota
di tariffa specifica, anche perché per gli impianti si procederà a
gara d’ATO , per il servizio di raccolta a quella di ARO (in base
alla circolare entro il 31 marzo!?).
Per quanto riguarda la società
d’ambito (SRR), la circolare propone il consorzio a responsabilità
limitata (consorzio di diritto privato in regime pubblico) con
capitale minimo di 10.000 euro, con facoltà di nomina di un
amministratore unico; noi optiamo per questa soluzione e crediamo che
la figura debba essere di comprovata e positiva esperienza, magari
proveniente da uno degli ATO virtuosi e comunque che non abbia
condiviso alcuna responsabilità nelle nefandezze perpetrate con la
gestione del coinres, già sanzionate dalla Corte dei Conti e
oggetto di indagine da parte della magistratura ordinaria.
La circolare chiarisce che in sede di
affidamento occorrerà “ garantire - tramite parametri di
assorbimento delle risorse umane, attualmente impiegate dalle società
d’ambito in liquidazione direttamente o indirettamente – da un
lato, gli oneri di sostenibilità del servizio da parte dei comuni e
quindi dell’utenza in termini di tassazione, e dall’altro
l’esigenza di assicurare processi di reclutamento nello spirito di
salvaguardia occupazionale previsto dall’art. 19 della l.r.
9/2010”.
Quindi costituita la SRR occorrerà
approvare il piano d’ambito con la previsione delle ARO, elaborare
i piani d’intervento delle ARO, ripartire personale e costi tra ATO
e ARO.
Riteniamo che per contemperare le
esigenze di cui prima (sostenibilità della tassazione e salvaguardia
occupazionale), nell’apposita sezione del piano d’ambito
destinata al personale, occorre partire da costi medi nazionali o
regionali e relativi standard occupazionali, con individuazione
percentuale del personale amministrativo ispirata al principio delle
tre E (efficacia, efficienza, economicità); sulla scorta di
questi rivedere il piano d’ambito e quelli d’intervento e
ripartire il personale, come prima individuato tra ATO, ARO e
imprese, a cui affidare il servizio di raccolta e smaltimento una
volta ottenuto il parere dell’Assessorato.
La circolare prevede che anche il
personale amministrativo, come individuato nel piano
d’intervento, dovrà transitare nell’organico delle SRR ed in
comando/distacco in quelli degli ARO, sulla scorta:
- del quadro riepilogativo del personale impiegato al 31/12/2009, secondo l’individuazione di cui alla lett. a),b) e c) del comma 7 art. 19 l.r. 9/2010, contenente data di assunzione, tipologia di rapporto di lavoro, qualifica, trattamento economico,
- delle procedure concorsuali comma 9 art. 19,
- della dichiarazione delle società in liquidazione che gli oneri rientrano nel piano di riparto controfirmato dal Ragioniere dei comuni.
Noi riteniamo che, nella considerazione
che trattasi di servizio essenziale (art. 117 lett. p)
Costituiz./art. 4 lr. 9/2010) l’Aro possa avvalersi di locali messi
a disposizione dal Comune di Bagheria, e da questo essere sostenuto
per l’attivazione delle procedure che prevedono specifiche
professionalità.
A Bagheria per contenere il costo entro
7 milioni di euro complessivi l’anno ed evitare eventuali esuberi
la selezione dovrà basarsi: sul principio dell’anzianità di
servizio, della qualifica rivestita e della disponibilità ad essere
utilizzati nelle qualifiche necessarie , della disponibilità a
transitare al trattamento previsto dal contratto enti locali,
dell’anzianità di residenza nei comuni dell’ARO all’atto di
assunzione.
Importante la
raccomandazione, della circolare ai gestori di discariche, di
studiare piani di rientro compatibili con la situazione di cassa dei
Comuni, nonché di revisionare il piano degli impianti e relative
tariffe (entro il 31 maggio), in quest’ambito può essere
considerato il ruolo degli impianti intermedi e dei rapporti co CONAI
gestibili dagli ARO.
Infine agli ATO in chiusura e ai
Comuni, accanto alla perentoria richiesta dei bilanci e documenti
contabili degli ultimi 4 esercizi (2009/2012), si intima l’invio
delle scritture anche adottate dal solo organo amministrativo, e in
assenza di questi si dispone l’intervento sostitutivo della Guardia
di Finanza.
11 marzo 2013
Associazione Nuovi Bagheresi
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