domenica 23 giugno 2013

Tuteliamo la salute dei cittadini del centro storico

Le iniziative delle ultime settimane a tutela dell'isola pedonale del Corso Umberto, che hanno visto l'impegno di diverse associazioni tra le quali anche la Nostra, sono servite a ribadire l'importanza di avere, a Bagheria, un centro storico a misura di cittadino quale imprescindibile base per costruire una città proiettata verso la modernità, all'insegna di uno sviluppo sostenibile e dunque di una cura paritaria di interessi quali la tutela dell'ambiente, il decoro urbano, la valorizzazione delle attività economiche e non ultimo quanto ad importanza, la salute del cittadino.
La “questione Corso Umberto”, infatti, lungi dall'essere oggetto di una semplice bega tra qualche commerciante e la cittadinanza attiva, si pone quale emblema della grave e perdurante assenza di progettualità e visione d'insieme che la politica locale ha denotato, e che rappresenta una delle principali cause delle condizioni di degrado di Bagheria.
La pedonalizzazione del centro storico non può essere scissa da una pianificazione efficace e puntuale della viabilità, la quale invece è stata oggetto di interventi caratterizzati da superficialità ed improvvisazione da parte di chi amministra ed ha amministrato, con il risultato di non giungere mai a soluzioni definitive e soprattutto incentrate sul progressivo smaltimento del traffico non solo nel Corso Umberto, ma anche nelle strade del centro storico ad esso attigue. Ed è così che, ormai da anni, strade larghe pochi metri come via Truden, via Baiardi o via Calcaravecchia si trovano a dover sopportare un livello di traffico urbano e di conseguente inquinamento atmosferico palesemente insostenibili, con gravi rischi per la salute dei cittadini residenti, in particolare anziani e disabili, i quali sono ormai rassegnati a convivere quotidianamente, nel proprio ambiente domestico, con i gas di scarico di autovetture e ciclomotori.
Sarebbe dunque necessario sollecitare, innanzitutto, un intervento dell'Agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente, volto ad effettuare gli opportuni rilevamenti di inquinamento atmosferico nelle zone interessate. Sarebbe altresì opportuno, da parte dell'Amministrazione comunale,  accelerare il processo di adozione  del  Piano Urbano della mobilità (PUM), già previsto tra i progetti finanziati nell'ambito del PISU (Piano integrato di sviluppo urbano), e per il quale è necessaria l'approvazione del Consiglio comunale, quale organo competente in materia di programmazione e pianificazione. Una delle misure dalle quali  il PUM non  dovrebbe prescindere, in una prospettiva di smaltimento della circolazione stradale nel centro storico, è l'istituzione di una zona a traffico limitato, la quale potrebbe essere più facilmente individuata nella zona sud-est (via Damuselli, Scordato, Trabia, del Cavaliere, Palagonia).
La soluzione del problema della viabilità passa anche dall'individuazione di aree da adibire a parcheggio, per esempio nei pressi di via Libertà. L'utilizzo di un bus elettrico, in una prospettiva di incentivazione del turismo provinciale o regionale all'insegna dell'eco-sostenibilità,  potrebbe essere funzionale al collegamento tra le varie aree di parcheggio ed il Corso Umberto.
Interventi come questi, da inquadrare nel contesto del  nuovo PRG ed in particolare del Piano di recupero per il centro storico, sarebbero funzionali alla risoluzione dell'annosa problematica legata alla viabilità , andando  nella direzione di considerare la questione del Corso Umberto non all'insegna di semplicistici conflitti ideologici, ma in tutta la sua complessità e le sue implicazioni, per lo sviluppo di una Bagheria nella quale il concetto di civiltà venga sempre declinato sulla cura di interessi non settoriali,  ma il più possibile diffusi.
(Questo comunicato nasce soprattutto dalla segnalazione di Giovanni Bartolone, cittadino bagherese
 attivo e membro dell'associazione Nuovi Bagheresi)


Associazione Nuovi Bagheresi

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