sabato 16 giugno 2012

Strage di pini ad Aspra

Ci sembra doveroso riportare questo video girato dal giornalista Lorenzo Gargano di BagheriaNews circa la ormai nota "Strage di pini" avvenuta ad Aspra in questi giorni. Le cause non sono ancora ben chiare, nonostante i vari tentativi di giustificazione dell'assessore Pietro Tornatore a seguito delle numerose polemiche che il gesto ha suscitato. Una risposta che francamente non convince, dato che tira in ballo dal pericolo di caduta degli alberi sulla testa di qualche saltuario e futuribile ciclista fino alla rovina della "sovrastruttura stradale", passando dalle lamentele degli abitanti del luogo a suo dire molto infastiditi dalla presenza degli alberi (sic).
Avrà potuto esimere dalla decisione di compiere un simile atto il proprio Sindaco laureato in Agraria e tutt'ora dirigente provinciale della forestale? Perché, se i motivi sono quelli suddetti, non tagliano pure gli alberi in via Papa Giovanni? 
A voi le dovute considerazioni.


mercoledì 6 giugno 2012

Ampliamento del Consiglio Direttivo


Contestualmente all'apertura del blog e alla politica di trasparenza della nostra associazione, comunichiamo quanto segue:
I membri del precedente consiglio direttivo hanno decretato, d'intesa con il segretario Salvatore Aiello e con il Presidente Giacomo Aiello, l'ampliamento dello stesso con la designazione di nove ulteriori membri. Essi ricopriranno un ruolo che avevano raggiunto in essere, avendo mostrato un sincero interesse verso il progetto dei Nuovi Bagheresi e avendo dato nel corso della loro attività di soci un contributo sostanziale alla crescita, alla diffusione e allo sviluppo dell'associazione e delle idee da essa promosse. 
I nuovi componenti del consiglio direttivo sono Rosario Alesi, Enrico Alessi, Antonio Cervello, Salvatore Crivello, Casimiro di Chiara, Salvatore Gambino, Domenico Galioto, Carmelo Genovese e Antonino Lo Medico.



domenica 3 giugno 2012

Per chi volesse unirsi a noi nell'attuazione del progetto di rilancio della nostra città oppure semplicemente partecipare a qualcuna delle nostre riunioni per prendere visione della nostra metodologia e delle persone che compongono il gruppo e/o porre domande di approfondimento può facilmente contattarci in uno dei recapiti disponibili cliccando la sezione Contatti


sabato 2 giugno 2012

Perché Nuovi Bagheresi



L'associazione Nuovi Bagheresi si prefigge lo scopo di spezzare il legame con un arido passato segnato da un'ottusità culturale, che danneggiando la bellezza ambientale e artistica del nostro territorio, ha colpito alle gambe lo sviluppo economico e sociale di un intera città.
Siamo "Nuovi" in quanto abbiamo l'intenzione di convogliare le migliori risorse umane disponibili al fine di realizzare un efficace piano di sviluppo che vede nel progresso la chiave di volta per il miglioramento di ogni aspetto della vita della comunità.
Siamo "Nuovi" in quanto abbiamo la volontà di scardinare la controproducente chiusura verso il mondo del siciliano del "fatti miei vita lunga".
Siamo "Nuovi" in quanto crediamo che la nostra città abbia le potenzialità per poter entrare sul piano turistico e della vivibilità nel novero dei luoghi degni di essere visitati in Sicilia, al contempo senza doverci vergognare di fronte agli occhi dello straniero di passaggio per l'odierna arretratezza architettonica, estetica e morale.
Ma rimaniamo "Bagheresi" perchè in questa terra siamo nati e cresciuti.
Ma rimaniamo "Bagheresi" perchè vogliamo restituire più di quanto abbiamo ricevuto.
Ma rimaniamo "Bagheresi" perchè la nostra identità non và distrutta ma emendata dai suoi lati oscuri dietro ai quali fin troppi ominicchi trovano rifugio.

venerdì 1 giugno 2012


I Nuovi Bagheresi propongono : la crescita mediante un punto di forza
Bagheria è nata con la costruzione delle ville ed è cresciuta, mantenendosi, con la fertilità del suo suolo. La concorrenza internazionale fece tramontare l’agricoltura, trasferendo l’attenzione sul settore edilizio. Negli ultimi decenni anche esso ha perso di vitalità, complici la  limitatezza del territorio e un’eccessiva speculazione, che, se quando il bisogno preme la ragione cede, ha esaurito in breve tempo la possibilità di incrementare il patrimonio artistico con l’esito negativo della sua diminuzione. Adesso il periodo di crisi che il terziario sta attraversando porta a riflettere sulle modalità per fuoriuscire da un’improvvisata politica economica che ha spesso puntato a soddisfare le richieste pressanti del momento e a tralasciare i problemi strutturali. 
La nostra associazione, dalla natura poliedrica (perché nulla può e deve essere trascurato), riconosce che essendo venuti meno gli storici mezzi di sostentamento collettivi di Bagheria, quali l’esportazione dei limoni e l’edilizia, e considerato che la città non può consumare più di quanto possiede, pena il tracollo, trova necessario individuare un punto preciso sul quale innestare la ripresa degli esercenti, l’aumento occupazionale e il miglioramento della vivibilità. Questo punto è il Turismo. 
Quando all’inizio della nostra attività ci presentavamo con questo obiettivo subivamo le rimostranze dei nostri interlocutori, i quali, come se avessero scoperto l’inganno in un gioco di prestigio, ci tenevano a dire che la maggior parte delle ville sono private, quindi il progetto era completamente invalido e noi, invece, poco seri. 
Eppure, visto che i venditori di fumo hanno di solito buoni argomenti ma nessuna sostanza, possiamo controbattere in modo solido e con semplicità. 
Al turista servono due cose che la nostra comunità deve offrire: informazioni per potersi orientare e luoghi da visitare. Il primo è di facile soluzione, poichè basta uscire dall’ottica dell’abitante del luogo ed entrare in quella di colui che visita per la prima volta la città per far nascere spontanee le domande fondamentali e le conseguenti risposte adeguate. La seconda questione è quella ostica ma risolvibile. Qui la partita si disputa su ciò che si ha e su ciò che si può avere, perchè più si ha e più si può offrire. L’espediente da utilizzare è quello dell’accordo, vantaggioso per entrambe le parti, con i proprietari delle ville più suggestive, evitando le due vie tuttora impossibili da parte del Comune, cioè l’acquisto o l'esproprio. 
Sarebbe ora di alzare il velo che si è steso sopra Bagheria per nasconderla dagli occhi estranei, perfino nei momenti di maggiore visibilità internazionale. L’opportunità risiede nella nostra posizione geografica, che ci colloca tra due mete turistiche note, Palermo e Cefalù, intercettando il flusso turistico tramite una valida offerta con delle tappe garantite e sicure.
Questo breve schema all’apparenza lineare non vuole con arguzia evitare i nodi più complessi, che si riscontrano all’atto pratico della realizzazione, piuttosto sottolineare come in poche righe possa essere racchiuso un progetto con dei costi infimi ma con dei risvolti positivi altamente probabili.  
La materia è dunque disponibile, la volontà anche.
Giorgio Palermo
Ufficio Stampa Nuovi Bagheresi